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GESTI NEL BILINGUISMO E LINGUE DEI SEGNI IN ISRAELE

Seminario della dr. Federica Cavicchio, Università di Trento, e della prof. Wendy Sandler, Università di Haifa.

Per la serie “Giovani ricercatori italiani in viaggio tra Oriente e Occidente”

Per la serie “Giovani ricercatori italiani in viaggio tra Oriente e Occidente”GESTI NEL BILINGUISMO E LINGUE DEI SEGNI IN ISRAELESeminario della dr. Federica Cavicchio, Università di Trento, e della prof. Wendy Sandler, Università di Haifa.Tutte le comunità umane hanno in comune il fatto di parlare e l’uso della lingua è ciò che ci rende umani. Insieme al parlato molto spesso usiamo anche i gesti. Non esiste comunità umana che non usi i gesti: i bambini li usano insieme alla produzione delle prime parole e anche quando il canale visivo non è presente, come nel caso di bambini non vedenti dalla nascita, i gesti sono presenti. Nella prima parte di questo seminario verra’ spiegato il rapporto tra gesti e parlato. Si parlera’ di come i bilingue italiano-inglese usino i gesti in contesti linguistici diversi e quali aspetti vengano trasferiti da una lingua all’altra, con particolare riferimento agli aspetti culturali quali il numero e l’ampiezza dei gesti prodotti. I dati  raccolti dimostrano come i gesti e il parlato siano organizzati insieme durante la produzione di quest’ultimo. Nella seconda parte dell’intervento l’attenzione verra’ concentrata su cosa accade quando il canale uditivo non è disponibile. Come sappiamo, vengono create delle lingue visive, come appunto le lingue dei segni, che appaiono spontaneamente nelle comunita’ di segnanti, proprio come accade per le lingue parlate. E come per le lingue parlate hanno strutture e convenzioni proprie. Si può anche comporre poesia nelle lingue dei segni. Israele è un paese piccolo dal punto di vista dell’estensione territoriale, ma con un mosaico di lingue molto complesso, sia parlate che segnate. Si parlerà di alcune delle lingue dei segni presenti in Israele cercando di rispondere a domande quali: come si formano le lingue dei segni? Cosa si intende per grammatica in una lingua dei segni? Come viene definita l’identità di una comunità dalla propria lingua?  Wendy Sandler e’ professoressa di linguistica presso l’Università di Haifa e direttrice e fondatrice del Centro di Ricerca per la Lingua dei Segni nel medesimo ateneo. Negli ultimi dieci anni, insieme ai suoi colleghi, si e’ occupata di studiare e documentare la formazione di una lingua dei segni in un villaggio beduino nel sud di Israele. Grazie ai dati raccolti, si stanno identificando gli elementi di base di una nuova lingua e si sta cominciando a comprendere  il ruolo del contatto sociale e della comunità circostante durante l’emergere di una nuova lingua.  Federica Cavicchio, dopo aver conseguito il dottorato di ricerca in neuroscienze cognitive presso l’Università di Trento, ha vinto una borsa di studio europea per studiare il bilinguismo e i gesti presso l’Università  di Birmingham (UK). Si trova in Israele dallo scorso giugno per lavorare al progetto “The Grammar of the Body”, con l’obiettivo di studiare come le varie espressioni del volto e del corpo si combinano durante l’espressione delle emozioni e nelle lingue dei segni.Evento in italiano e in ebraico. Lunedì, 2 febbraio 2015, ore 18.30Istituto Italiano di Culturarehov Meir Rutberg 12 – Haifa

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