Regia di Francesco Momberti. Presenta Tullio Levi.
Emanuele Artom, il ragazzo di Via Sacchi Regia di Francesco Momberti. Presenta Tullio Levi.Il giovane regista Francesco Momberti ha realizzato il film, una co-produzione della Comunità Ebraica di Torino, di Piano Erre e della Film Commission Piemonte, ispirandosi ai Diari di Emanuele Artom. Il film, che è stato presentato nell’ambito delle celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia, ripercorre i mesi di guerra partigiana, attraverso documenti visivi e sonori, testimonianze dei compagni di lotta di Artom e contributi di persone che direttamente o indirettamente sono entrati in contatto con il suo mondo. Emanuele Artom era nato nel 1915 in una famiglia della borghesia ebraica torinese in cui convivevano una solida tradizione ebraica ed un altrettanto solido sentimento di partecipazione alle vicende del proprio paese. Nella famiglia Artom maturò ben presto un sentimento di ferma opposizione al fascismo, naturale conseguenza del fermo consolidamento delle radici del proprio ebraismo visto come summa di principi etici e morali cui ispirare le proprie azioni ed i propri comportamenti. Casa Artom diventò uno dei luoghi simbolo dell’ebraismo e dell’antifascismo torinese ed è in quell’atmosfera di rigore morale e di serietà negli studi che si formò Emanuele Artom. Rigore morale e serietà di studi cui certamente contribuì anche la frequentazione prima del liceo D’Azeglio, poi della facoltà di Lettere di Torino ed infine della Casa Editrice Einaudi, che misero Artom in contatto con i tanti protagonisti di quell’irripetibile stagione che fece di Torino un faro nel campo della cultura umanistica, del diritto, delle scienze politiche e sociali, delle discipline scientifiche ed infine dell’antifascismo militante.A partire dal gennaio del 1940, Emanuele Artom annotò in un diario gli eventi che si succedevano nella sua vita e le sue considerazioni: si tratta di un documento unico e straordinario nel panorama della memorialistica antifascista e partigiana.Emanuele Artom lottò in Val Infernotto, in Val Pellice, in Val Germanasca: fu catturato dai tedeschi durante un rastrellamento in prossimità del Colle Giulian, in Val Pellice il 25 marzo del 1944. Dopo essere stato torturato per cinque giorni venne trasferito alle Carceri Nuove di Torino dove morì dopo una settimana di ulteriori atroci torture. A Emanuele Artom è dedicata la scuola media ebraica di Torino. Tullio Levi, dopo aver a lungo militato nella FGEI, ha ricoperto per numerosi anni il ruolo di Consigliere della Comunità Ebraica di Torino e ne è diventato Presidente dal 1981 al 1987 e, successivamente, dal 2005 al 2011. E’ stato membro del Consiglio e della Giunta dell’Ucei dal 1994 al 1998. Alla fine degli anni ’70, con altri amici, ha dato vita al Gruppo di Studi Ebraici di Torino e nel 1975 è stato co-fondatore del giornale Ha Keillah, partecipando poi a lungo al Comitato di Redazione. E’ membro del Consiglio Direttivo del Centro Internazionale di Studi Primo Levi di Torino. Numerosi suoi articoli sono stati pubblicati su Ha Keillah e su altri organi della stampa ebraica italiana. Durata del film, 58 minuti. In italiano con sottotitoli in inglese. Lunedì, 10 dicembre 2012, ore 19:00Istituto Italiano di CulturaRechov Meir Rutberg 12, Haifa