Al XXXV Festival Internazionale del Cinema di Haifa, il film di Marco Bellocchio, con Pierfrancesco Favino, Maria Fernanda Cândido, Fabrizio Ferracane, Luigi Lo Cascio, Fausto Russo Alesi.
Sicilia, anni Ottanta. È guerra aperta fra le cosche mafiose: i Corleonesi, capitanati da Totò Riina, sono intenti a far fuori le vecchie famiglie. Mentre il numero dei morti ammazzati sale come un contatore impazzito, Tommaso Buscetta, capo della Cosa Nostra vecchio stile, è rifugiato in Brasile, dove la polizia federale lo stana e lo riconsegna allo Stato italiano. Ad aspettarlo c’è il giudice Giovanni Falcone che vuole da lui una testimonianza indispensabile per smontare l’apparato criminale mafioso. E Buscetta decide di diventare “la prima gola profonda della mafia”. Il suo diretto avversario (almeno fino alla strage di Capaci) non è però Riina ma Pippo Calò, che è “passato al nemico” e non ha protetto i figli di Don Masino durante la sua assenza: è lui, secondo Buscetta, il vero traditore di questa storia di crimine e coscienza che ha segnato la Storia d’Italia e resta un dilemma etico senza univoca soluzione.
- Unico film italiano in concorso al Festival di Cannes 2019, “Il traditore” ha vinto sei Nastri d’Argento 2019, tra cui Miglior film, Miglior regista e Migliore sceneggiatura.
In italiano, sottotitolato in ebraico e in inglese.
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Sabato, 19 ottobre 2019, ore 19:30
Sala Rappaport
Shderot HaNassì 140 – Haifa