Proiezione del film di Ettore Scola nell’ambito della V Edizione di EPOS, The International Art Film Festival (19-29 marzo)
Introduce il regista e critico cinematografico Nissim Dayan.
Nel 1939 un diciannovenne entusiasta e pieno di idee, di nome Federico Fellini, arriva a Roma e si presenta alla sede del giornale satirico “Marc’Aurelio”. Otto anni più tardi, nello stesso ufficio entra un altro giovane entusiasta e altrettatnto pieno di idee, il sedicenne Ettore Scola. In questo sceneggiato basato sulle proprie memorie, Ettore Scola ricorda l’amico Fellini a oltre sessant’anni di distanza. L’amicizia che li legò per lunghi anni, fu l’amicizia tra due giganti del cinema, ciascuno dotato di una propria voce, risonante ed irripetibile. Nel suo film Scola dà molta importanza alla fantasia felliniana: per esempio, durante una conversazione su Marcello Mastroianni, la madre dell’attore appare sul fondo e chiede come mai nei film di Scola il figlio Marcello appaia sempre brutto, mentre in quelli di Fellini sia sempre bellissimo. Un film che ci fa sorridere, pieno di incanto e di amore per il cinema ed in particolare per Fellini. EPOS, il primo Festival israeliano interamente dedicato alle intersezioni tra arte e cinema, intende celebrare col film Che strano chiamarsi Federico! il prezioso contributo dato all’arte cinematografica da due giganti del cinema italiano, amatissimi in Israele: Ettore Scola e Federico Fellini. Il programma del Festival prevede una cinquantina di film israeliani e stranieri, laboratori, masterclass, concorsi, conferenze e incontri con registi, artisti e ricercatori provenienti da tutto il mondo. Il film è in italiano con sottotitoli in ebraico. Durata: 93 minuti