Conversazione con Miriam Meghnagi sul suo incontro con il canto ebraico.
Incontro con l’artista
Incontro con l’artistaDA TRIPOLI A HAIFA, VIA ROMA Conversazione con Miriam Meghnagi sul suo incontro con il canto ebraico. Miriam Meghnagi racconta la sua storia e il suo incontro non casuale con il canto ebraico nelle sue varie declinazioni. Partita dal canto popolare italiano, dalla canzone di protesta, dal gospel, approda al canto ebraico per il desiderio di raccontare le differenze tra le comunità che compongono il mondo ebraico, attraverso le differenti tradizioni musicali, le lingue, gli usi e i costumi . Tradizioni differenti che raccontano anche l’incontro con le culture dei luoghi di adozione. E per l’urgenza di ricercare il canto di cui più nessuno sapeva, andato in fumo nei forni crematori…Dice Miriam “una volta era difficile presentare il canto ebraico all’interno di un festival perchè era sempre necessario giustificare il diritto di esistere. Oggi la differenza è già qui, tra noi; essa ha diritto di cittadinanza, almeno musicalmente…Il canto ebraico è un affascinante laboratorio dove le differenze tra le varie comunità sono palpabili, un laboratorio di eccellenza dove si può vedere l’incontro tra le differenti tradizioni musicali ebraiche ma anche il loro incontro con le altre culture. C’è, in un piccolo spazio, una ricca varietà europea e mondiale. Il viaggio alla ricerca del patrimonio musicale ebraico continua ininterrottamente fino ad oggi ed è occasione di esperienze, riflessioni, elaborazioni, di continui arrivi e partenze…” Miriam Meghnagi e’ nata a Tripoli da antica famiglia ebraica, con un ricco codice linguistico dove all’arabo si univano parole provenienti da altri idiomi, spagnolo, ebraico, italiano e vari dialetti italiani, maltese, inglese, francese, Miriam inizia un viaggio interiore e svolge ricerca sul patrimonio musicale ebraico di cui è una delle principali interpreti vocali. Il suo repertorio, continuamente arricchito da ricerche sul campo e da originali elaborazioni e composizioni, abbraccia l’insieme delle tradizioni ebraiche e mediterranee in varie lingue e dialetti (ebraico, arabo, ladino, judezmo, yiddish, bajitto, ecc.). Da Tripoli a Haifa, a Gerusalemme e Tel Aviv passando per Roma, è in realtà un viaggio alla ricerca della musica perduta che la porterà ad attraversare frontiere e paesi lontani e vicini, come il Sud Italiano che le permetteva di rivivere i sapori e gli aromi del paese d’origine. L’immersione nel Mare Mediterraneo la avvicina ai profumi del Nord Africa. Miriam fa parte della popolazione ebraica che compone il cosiddetto Esodo silenzioso, proveniente dai Paesi Arabi, parla della “memoria salvata, del canto salvato …la memoria era salva perché i nostri canti sono rimasti protetti dentro di noi, e la gran parte della comunità era partita insieme: la nostra Tripoli era con noi, noi eravamo Tripoli…” Evento in italiano. Lunedì, 23 febbraio 2015, ore 19.00Istituto Italiano di Culturarehov Meir Rutberg 12 – Haifa INGRESSO LIBERO