Per la serie “Giovani ricercatori italiani in viaggio tra Oriente e Occidente”: Conferenza del Dr. Paolo Becciu, Università La Sapienza di Roma e Università di Torino, attualmente dottorando presso l’Università di Haifa.
La migrazione degli uccelli è un fenomeno tanto misterioso quanto affascinante che attrae l’uomo fin dall’antichitá. Da Aristotele, passando per Plinio il Vecchio, fino alla seconda metà del ‘700, molti studiosi delle scienze naturali si sono domandati cosa ci fosse alla base della scomparsa degli uccelli alla fine dell’estate e della loro improvvisa ricomparsa all’inizio della primavera. Dove andavano? Oggi sappiamo che la maggior parte degli uccelli migratori si sposta periodicamente dalle zone temperate, dove nidificano tra la primavera e la tarda estate, e le zone equatoriali, dove trascorrono l’inverno, affrontando un viaggio a dir poco impressionante lungo migliaia di chilometri attraverso deserti, oceani e catene montuose. La migrazione non conosce confini: la sterna artica, per esempio, compie il tragitto piú lungo, circa settantamila chilometri in un anno, viaggiando tra l’Artide e l’Antartide. Per non parlare dell’oca indiana che attraversa le altissime cime dell’Himalaya o della pittima minore che vola senza sosta sulle acque dell’Oceano Pacifico. Israele é il luogo ideale per studiare la migrazione: in primavera e in autunno milioni di uccelli appartenenti a moltissime specie diverse volano su questo paese come un ponte naturale che connette Africa ed Eurasia.
Ancora oggi la migrazione è oggetto di studi approfonditi e molte delle domande hanno trovato risposta in numerosi e interessanti studi scientifici, che fanno uso anche della più avanzata tecnologia per descrivere e spiegare questo fenomeno. Ma soprattutto, studiare le dinamiche della migrazione ci permette di conservare le specie a rischio e preservare gli habitat a loro favorevoli. Inoltre, lo studio di questo affascinante comportamento ci aiuta a comprendere, prevenire e migliorare i rapporti uomo-natura in ambito agricolo e a volte anche medico.
Paolo Becciu è dottorando nel Dipartimento di Biologia Ambientale ed Evoluzionistica dell’Università di Haifa con un progetto riguardante l’influenza dei fattori ambientali sulle dinamiche di volo e sui movimenti migratori attraverso l’utilizzo dei radar in Israele, Spagna e Italia.
Nato a Roma il 14 novembre 1989, laureato all’Università ”La Sapienza” di Roma in Scienze Naturali e all’Università di Torino in Comportamento Animale, appassionato di ornitologia, dal 2010 è coinvolto in varie attività di ricerca riguardanti soprattutto l’ecologia comportamentale degli uccelli marini in Italia, in collaborazione con l’Università di Palermo, e in Perù con un’equipe di ricerca dell’Università di Nagoya (Giappone). E’ appassionato inoltre di fotografia naturalistica, artistica e di reportage.
Evento in italiano.
Martedì, 28 giugno 2016, ore 19.00
Istituto Italiano di Cultura
rehov Meir Rutberg 12 – Haifa
INGRESSO LIBERO
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